1 dicembre 2017
CEO di HungaroControl
[Cleared n°10 - anno XIV - nov-dic 2017]
HungaroControl è al crocevia tra l’Europa centrale e quella orientale; quali sfide operative e tecniche state affrontando?
Sebbene sia un paese piccolo, l’Ungheria ha una posizione strategicamente importante per molti versi. Per quanto riguarda il traffico, siamo davvero al crocevia delle maggiori rotte nord-sud ed est-ovest, cosa che rende il nostro lavoro alquanto difficile, per via della grandissima complessità del traffico aereo. Questa complessità rappresenta da decenni una sfida impegnativa per noi, ma gli ultimi mesi/anni sono stati particolarmente difficili in questo senso, principalmente a causa dell’impatto del conflitto in Siria, a sud, e della crisi russo-ucraina ad est.
Oltre alla complessità, HungaroControl affronta le sfide di una crescita inaspettatamente rapida del traffico, ben al di sopra della media europea: a luglio del 2017, i voli sopra l’Ungheria sono aumentati del 7,8% e gli arrivi e le partenze all’aeroporto internazionale di Budapest Liszt Ferenc sono incrementati del 9,9% rispetto a luglio 2016. Il traffico nello spazio aereo ungherese si è impennato del 20% in seguito alla crisi russo-ucraina e al disastro del volo Malaysia Airline 17 nei cieli dell’Ucraina orientale. Non da ultimo, dal 2014, l’ANSP ungherese continua a fornire servizi ATM nello spazio aereo superiore del Kosovo, con un incremento del 48,8% nel traffico aereo a luglio rispetto allo stesso periodo l’anno precedente.
Per far fronte a queste sfide, investiamo molto nel miglioramento delle nostre procedure e della nostra tecnologia. Sviluppiamo continuamente il nostro sistema Thales ATC altamente automatizzato e siamo stati i primi in Europa a implementare uno spazio aereo superiore free route totalmente illimitato nel 2015, che recentemente è stato esteso sullo spazio aereo rumeno e bulgaro di notte. HungaroControl è stato il primo al mondo a lanciare il suo sistema di Remote tower in un aeroporto di media capacità all’aeroporto internazionale di Budapest a novembre di quest’anno. Siamo anche molto attivi nelle operazioni di Ricerca e Sviluppo internazionali e facciamo del nostro meglio per essere sempre all’avanguardia dello sviluppo tecnologico.
Per il resto, non crediamo ci sia un vero confine tra l’Europa occidentale e quella orientale per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico. Abbiamo visto ottimi esempi di ANSP dell’Europa dell’est con un altissimo potenziale di innovazione e tecnologia, e pertanto l’innovazione e la tecnologia sembrano essere indipendenti dalla posizione geografica.
Il programma SESAR, i FAB, la Performance: in che modo HungaroControl sta affrontando i cambiamenti introdotti dal Single European Sky e qual è il ruolo della tecnologia in questo cambiamento?
Innovazione e cooperazione: credo sia questo il modo in cui possiamo contribuire ad affrontare le sfide dell’aumento del traffico aereo e del Single European Sky. Per quanto riguarda l’innovazione, HungaroControl si dedica da decenni alle operazioni di Ricerca e Sviluppo, ma non è da molto tempo che abbiamo iniziato a sentire di possedere il potenziale necessario a partecipare ai progetti di ricerca europei. È questo il motivo per cui siamo entrati a far parte di SESAR 2020 e del SESAR Deployment Manager. Per quanto riguarda la cooperazione, siamo molti attivi nel promuovere i rapporti e la cooperazione con i colleghi degli ANSP all’interno del FAB comunitario e al di fuori dei limiti del FAB, sia nell’ambito che al di là degli ordinamenti del SESAR. Siamo disponibili a cooperare sia con gli ANSP che con altri operatori del settore. La cooperazione degli ANSP con forti potenzialità innovative può rivelarsi estremamente proficua, e perciò scorgiamo buone possibilità di lanciare progetti congiunti anche con ENAV. Supportiamo pienamente l’obiettivo comune di rendere più efficace la performance del settore ATM europeo e di contribuire alla riduzione dei costi per I passeggeri. Pensiamo che il Performance regime dell’Unione europea sia un’ottima iniziativa al riguardo, benché siamo certi che ci sia ancora molta strada da fare prima di riuscire a trovare soluzioni davvero adeguate ed eque ai problemi di performance del settore ATM europeo. La tecnologia gioca senza dubbio un ruolo chiave nel migliorare la capacità senza aumentare il numero dello staff ATCO, e pertanto essa contribuisce a ridurre i costi unitari dei servizi ATM. Penso che il mondo dei droni fornirà presto una sorta di orientamento, in tal senso, nel settore ATM.
Il ruolo degli ANSP sta cambiando: in che modo la cooperazione tra ANSP può contribuire alla realizzazione dei vostri obiettivi?
Penso che l’obiettivo ultimo dell’Unione europea sia il consolidamento del settore ATM europeo, e cioè la riduzione del numero degli ANSP collegando paesi e funzioni. Da questo punto di vista, credo che gli ANSP più aperti all’innovazione e alla cooperazione con altri operatori del settore abbiano possibilità di gran lunga maggiori di sopravvivere a lungo termine. HungaroControl è aperta a tale cooperazione ed è pienamente consapevole che si tratta dell’unico modo per raggiungere i suoi obiettivi strategici. Come ho detto, siamo disponibili a operare con gli altri sia all’interno che al di là deI quadro del FAB, sia con gli ANSP che con altri operatori del settore e della produzione, come Frequentis, nostro partner in SESAR.
Quali sono le priorità chiave di HungaroControl per il future, sia a livello nazionale che internazionale?
Penso di aver già risposto a questa domanda. Lavoriamo duramente per costruirci una posizione solida, che sia in grado di assicurare, a lungo termine, la presenza di HungaroControl in un settore che in radicale mutamento.