8 giugno 2018
Presidente ANSV
[Cleared n°5 - anno XV - maggio 2018]
Il prof. Bruno Franchi è stato nominato, per un ulteriore quinquennio, presidente dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), l’autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile dello Stato italiano. Abbiamo approfittato di questa circostanza per rivolgergli alcune domande. Come sono i rapporti tra ANSV ed ENAV?
Come abbiamo sottolineato anche nel nostro ultimo Rapporto informativo al Parlamento (Rapporto informativo sull’attività svolta dall’ANSV e sulla sicurezza dell’aviazione civile in Italia – Anno 2017) i nostri rapporti con l’ENAV, fermi restando i rispettivi ruoli, continuano ad essere decisamente positivi. Proprio in questi ultimi tempi i confronti con l’ENAV su tematiche di comune interesse relative alla sicurezza del volo si sono intensificati, al fine di svolgere una più efficace azione di prevenzione e quindi di miglioramento della stessa sicurezza del volo.
Ci può fare alcuni esempi della collaborazione ANSV-ENAV?
Recentemente, l’ANSV, a seguito dell’aumento di eventi nei quali aeromobili dell’aviazione commerciale sono atterrati in Italia in condizioni di urgenza o di emergenza a causa di una situazione di basso quantitativo di carburante a bordo, ha ritenuto opportuno condurre uno specifico studio in materia di gestione del carburante, finalizzato a comprendere le reali dimensioni del fenomeno, nonché le eventuali criticità. In relazione a tale studio, che è stato allegato al predetto Rapporto informativo annuale, l’ENAV ha fornito dati ed informazioni particolarmente significativi, che hanno portato un interessante contributo all’analisi della situazione esaminata dall’ANSV. Nel medesimo studio l’ANSV rileva che sulla problematica in questione sarebbe auspicabile, nell’osservanza dei rispettivi compiti di istituto, un’azione congiunta, a livello italiano, ENAC-ANSV, per individuare le criticità in tema di gestione del carburante e intraprendere le successive azioni di prevenzione. In tale contesto, proprio l’ENAV potrebbe rappresentare un sensore strategico, capace di garantire una informazione puntale su tutti gli eventi correlati al carburante segnalati dagli equipaggi di aeromobili: dichiarazioni di mayday fuel , dichiarazioni di minimum fuel , diversioni all’aeroporto alternato non previste, riattaccate multiple, ecc. Sarebbe così possibile accedere ad un più ampio campo di eventi, per avere contezza completa di quelli accaduti.
Un ulteriore esempio è rappresentato dagli incontri tecnici ANSV-ENAV organizzati in virtù di quanto previsto dall’accordo preliminare ex art. 12, paragrafo 3, del regolamento UE n. 996/2010, sottoscritto in data 2.3.2015: tali incontri, che a partire da quest’anno si terranno su base periodica, mirano, in particolare, a confrontarsi sistematicamente su alcune problematiche che l’ANSV ritiene di particolare interesse per la sicurezza del volo e in relazione alle quali ha già emanato raccomandazioni di sicurezza: UPA, airprox , runway incursion , interferenze negli spazi aerei italiani tra mezzi aerei unmanned e aeromobili manned . Allo studio abbiamo anche ulteriori forme di collaborazione, ad esempio nel campo della formazione.
La problematica delle interferenze tra mezzi aerei unmanned e aeromobili manned è di particolare attualità. Quali azioni l’ANSV ha intrapreso al riguardo?
L’ANSV, da alcuni anni, sta monitorando, sotto il profilo della sicurezza del volo, la realtà degli aeromobili a pilotaggio remoto (o droni). In particolare, oltre ad aver chiuso la prima inchiesta relativa ad un incidente occorso ad un elicottero APR con massa superiore ai 150 chilogrammi, sta prestando grande attenzione alla problematica delle interferenze, negli spazi aerei italiani, tra mezzi aerei unmanned e aeromobili manned . Nel 2017, in particolare, sono stati registrati dall’ANSV 45 casi di interferenza, valore sostanzialmente analogo a quello del 2016. La maggior parte delle interferenze si è verificata nelle immediate vicinanze di aeroporti aperti al traffico aereo commerciale o in prossimità di sentieri di avvicinamento. Proprio al fine di mitigare tale problematica, che è comune anche ad altri Stati, l’ANSV, nel 2016, emanò 5 raccomandazioni di sicurezza, indirizzate, per quanto di rispettiva competenza, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, all’ENAC e all’Aero Club d’Italia. L’ANSV è stata tra le prime autorità investigative europee ad emanare raccomandazioni di sicurezza in materia, suscitando grande interesse a livello internazionale.