Roma, 17 novembre 2021
Head of Single European Sky Unit and Deputy Director for Aviation (European Commission DG MOVE)
[Cleared n°9 - anno XVIII - ottobre 2021]
L’epidemia da Covid-19 ha colpito duramente il sistema aeronautico. Quali misure sono state adottate dalla Commissione europea a supporto del settore?
Il calo del traffico è stato notevole quando la crisi da Covid-19 ci ha colpito, ma c’era ancora traffico in tutta la rete – i voli di rimpatrio, i cargo e i voli sanitari, ad esempio. Nonostante, a livello operativo, gli ANSP si siano adattati alle nuove sfide e il Network Manager abbia gestito la nuova situazione attraverso il NOP (Network Operations Portal) già attivo e con conferenze settimanali, la situazione sembrava terribile per gli ANSP e le compagnie aeree sul fronte della liquidità. Era necessario occuparsi della flessione nelle entrate che tutti stavano subendo.
Alla fine, e per mancanza di una definizione dei servizi minimi, è stata approvata una modifica delle regole di performance e tariffazione, ritardando il risanamento di questa flessione delle entrate degli ANSP per il 2020 e il 2021. Nel frattempo, ci si è serviti di iniezioni di capitale da parte dei governi e di finanziamenti – inclusa una linea di credito organizzata da Eurocontrol – per far fronte alla questione. Alcune compagnie aeree, come anche alcuni aeroporti, hanno beneficiato di aiuti governativi. Si è notato che i governi preferissero, in generale, indirizzare gli aiuti ai vettori di linea o ad aeroporti legati al loro territorio, mentre è stato minore il supporto agli ANSP, che offrono i loro servizi in maniera indifferenziata.
Con i certificati Covid digitali e una piattaforma per lo scambio dei “passenger locator forms” - i moduli di localizzazione dei passeggeri –, la Commissione Europea ha anche agevolato la creazione di un quadro transfrontaliero che permettesse di far ripartire almeno il traffico aereo continentale.
Guardando oltre, si notano in tutto il settore gli sforzi per creare un modello di business più resiliente e sostenibile e un'infrastruttura semplificata. La minore liquidità, insieme alle sfide che il cambiamento climatico riserva all’umanità, rendono più importanti che mai la cooperazione e l’esigenza di allineare gli investimenti futuri. La crisi generata dal COVID potrebbe rappresentare quel catalizzatore che imponga a tutti gli stakeholder di lavorare insieme a più stretto contatto. La Dichiarazione ministeriale della High Level Conference dell'ICAO sul COVID-19 è un buon punto di partenza.
Sulla stessa linea, a settembre del 2020 la Commissione Europea ha pubblicato delle proposte per completare il pacchetto riforme del SES2+, che il Parlamento Europeo e gli stati Membri del Consiglio Trasporti stanno negoziando proprio adesso. Speriamo di stabilire un nuovo sistema entro il 2025, cosicché il nuovo periodo di riferimento per il SES (l’RP4) possa iniziare in questo rinnovato quadro normativo.
Per costruire un sistema efficiente, scalabile e resiliente, occorre impegnarsi a investire costantemente in ricerca e innovazione così da predisporre quell’ATM smart e sostenibile di cui abbiamo bisogno per il futuro. La ricerca in ambito SESAR può dar vita a un cambiamento senza precedenti, creando un ambiente stimolante per tecnologie di mobilità rivoluzionarie, come i servizi basati sui droni e la Urban Air Mobility - Mobilità Aerea Urbana.
Tecnologia, iniziative ambientali, nuovi modelli di delivery, droni: gli ANSP sono impegnati in diverse iniziative per provvedere al Single European Sky; qual è la sua opinione sui risultati conseguiti e quali sono le aree su cui si deve ancora lavorare?
In effetti, l’impegno degli stakeholder nel realizzare il Single European Sky è stato notevole.
Come ho già detto, si sta attuando la transizione alla nuova SESAR 3JU. Siamo estremamente soddisfatti dei risultati conseguiti con il programma 2020 del SESAR. Una serie di conquiste sono importanti per l’industria del settore ground e rivestono un interesse particolare per gli ANSP: il Virtual Centre, la previsione delle traiettorie con ADS-C e lo U-space, ad esempio. Tutte queste iniziative contribuiranno sicuramente a creare il sistema ATM del futuro e costituiranno gli obiettivi di tutti gli ANSP europei.
Riguardo all’attuazione del SESAR, è stato conseguito un impatto significativo lavorando insieme agli stakeholder operativi attraverso il nostro SESAR Deployment Manager. L’attuazione di SESAR è un impegno europeo di concerto che coinvolge gli aeroporti civili e militari, gli ANSP, le compagnie aeree e l’industria aeronautica nella modernizzazione dell’ATM europeo; un impegno che si traduce in 190 progetti di modernizzazione già in atto, con benefici tangibili per l’ATM europeo. I progetti sono stati finanziati dal nostro programma Connecting Europe Facility.
Continueremo sicuramente questo processo con una nuova partnership che mira a raggiungere una più stretta collaborazione tra gli stakeholder operativi e il Network Manager. Dobbiamo rafforzare le dimensioni della rete e assicurare che tutti i nodi della rete europea funzionino bene e in sincrono l’uno con l’altro. Una buona cooperazione tra Network Manager e ANSP è essenziale per offrire un ATM efficiente per l’Europa; e questa cooperazione deve continuare.
Infine, parliamo dei droni. L’interesse al riguardo è altissimo in tutto il settore e gli stakeholder sono stati molto impegnati in ciò che è stato fatto finora.
L’industria dei droni e il relativo settore di servizi si stanno sviluppando rapidamente. Ci sono sempre più nuovi modi innovativi di usare i droni. Le tecnologie ad essi connesse, come l’intelligenza artificiale, i sensori avanzati e i miglioramenti nelle fonti di energia, stanno aprendo la strada a nuove opportunità.
La Commissione ha recentemente approvato il pacchetto normativo dello U-space per gestire l’integrazione dei droni nello spazio aereo.
Nella nostra Sustainable and Smart Mobility Strategy abbiamo annunciato l’intenzione di adottare una Drone Strategy 2.0 nel 2022 per far sì che questo settore si sviluppi sempre più in un vettore della mobilità sostenibile e smart. Il Drone Leaders’ Group avrà un ruolo determinante nella definizione della strategia, e apprezziamo molto il coinvolgimento di ENAV in questo sodalizio.
Qual è la sua opinione sulle sfide e le opportunità future del settore aeronautico e quali sono i capisaldi dell’azione della Commissione Europea? In questa prospettiva, quale ruolo, secondo lei, possono giocare gli ANSP?
Molte sono le sfide che il settore aeronautico affronta. Sfortunatamente, ancora stiamo vivendo sulla nostra pelle una pandemia e le sue conseguenze. Inoltre, le crescenti preoccupazioni sui cambiamenti climatici fanno pressione affinché il settore fornisca subito soluzioni verdi. Di sicuro, tutto ciò porterà a una trasformazione.
Ma concentriamoci sull’ATM. Ho già menzionato le proposte di riforma del SES2+, e ho detto che miriamo stabilire un nuovo sistema per l’RP4, quindi dal 2025. Vorrei menzionare alcuni aspetti chiave del nostro approccio:
Qui stiamo agendo sia a livello locale – chiarendo le responsabilità in fatto di controlli economici e di sicurezza nella fornitura locale di servizi ATM –, che a livello europeo, proponendo la creazione di un’autorità europea per la regolamentazione economica, poiché la maggior parte dei voli nell’UE sono transfrontalieri. Crediamo che ciò possa determinare un approccio più trasparente e professionale alla regolamentazione economica e creare pari condizioni per tutti nel settore. Anche l’opzione di modulare le tariffe a livello europeo per stimolare l’ecologizzazione del settore diventerà probabilmente importante in futuro.
La creazione di un mercato europeo per la gestione dell’informazione produrrà scalabilità e resilienza – ha il potenziale concreto di incrementare l’efficienza, promuovere la specializzazione e migliorare la qualità del servizio. È un concetto chiave definito nell’Airspace Architecture Study e riteniamo che rappresenti un’interessante opportunità economica per gli ANSP. Nel momento in cui condividiamo dati e acceleriamo il processo di digitalizzazione, dobbiamo anche migliorare la nostra resilienza alla cybersecurity, aspetto che diventerà sempre più importante.
L’ATM è un settore di rete. Mai come durante la crisi della capacità nel 2018-2019 ne siamo stati più consapevoli: i ritardi in una parte della rete si riflettevano in altre, provocando rotte estremamente inefficienti e un impatto avverso sull’ambiente. Semplicemente, l’ATM non può essere gestito singolarmente. Ecco perché vogliamo garantire che la fornitura di sistemi ATM in Europa abbia come obiettivo l’interesse della rete e non solo l’efficienza a livello locale. E se gli ANSP locali si occupano della situazione locale, abbiamo bisogno di un assetto in cui il Network Manager sia in grado, insieme a tutti gli stakeholder operativi, di fornire funzioni di rete ottimali in maniera collaborativa.
Questo l’appello a tutti gli stakeholder coinvolti: salite a bordo, cogliete i cambiamenti proposti e collaborate per rendere questa riforma una realtà.